La Ginnastica ritmica
Un po’ di storia…
La ginnastica ritmica è una disciplina della Ginnastica ed uno sport olimpico femminile, in cui una o più ginnaste si esibiscono individualmente o in squadra su una pedana di moquette, accompagnate dalla musica, utilizzando la fune, il cerchio, la palla, le clavette o il nastro.
La ginnastica ritmica è apparsa per la prima volta nel 1800 con il nome di “ginnastica di gruppo”, e ha iniziato a svilupparsi come sport agonistico nell’Europa dell’Est negli anni ’30. La Federazione Internazionale di Ginnastica (FIG) l’ha riconosciuta come disciplina ufficiale nel 1961, ed i primi Campionati del Mondo si sono svolti nel 1963. Nel 1984, a Los Angeles, la ginnastica ritmica è stata ammessa come disciplina olimpica con il programma individuale, mentre il programma di squadra è stato ammesso dalle Olimpiadi di Atlanta 1996.
La particolarità della ginnastica ritmica è la sua capacità di unire il fascino e l’eleganza della danza, con la preparazione fisica e l’agonismo propri della ginnastica. Sviluppa le capacità di coordinazione generali e specifiche, sia a corpo libero che utilizzando gli attrezzi, e proprio nella relazione corpo-attrezzo permette di dare sfogo alla creatività, dando origine a movimenti particolari. Quando si osservano le ginnaste esperte, si ha spesso la sensazione che stiano semplicemente “giocando” con l’attrezzo, mentre spesso ciò che viene mostrato è frutto di numerose ripetizioni e di studio per rendere i movimenti precisi, ma anche di inventiva.
L’altro elemento fondamentale di questo sport è la musica, che accompagna gli esercizi delle ginnaste. L’importanza dell’aspetto “ritmico” in questa disciplina è importantissimo. La ginnastica ritmica raccoglie infatti l’aspetto atletico e tecnico per ciò che riguarda la performance fisica con il corpo e l’attrezzo, ma si arricchisce poi di uno strato artistico ed espressivo grazie alla composizione in stretto accordo con la scelta musicale, e all’’interpretazione che la ginnasta riesce a trasmettere. La fusione di questi due differenti aspetti rende la ginnastica ritmica uno sport unico ed affascinante.
Negli esercizi individuali la ginnasta utilizza un unico attrezzo e presenta una composizione della durata di 1’30’’. Nella squadra 5 ginnaste eseguono un esercizio in contemporanea utilizzando una tipologia di attrezzo oppure due tipologie differenti, e la durata è di 2’30’’.
Alla scoperta degli attrezzi…
Il Corpo Libero
Per le ginnaste più giovani, si inizia a lavorare da composizioni a corpo libero, che servono principalmente a raggiungere due obiettivi: (1) permettere alla ginnasta di apprendere le “difficoltà di corpo”, che vengono suddivise nelle categorie di Salti, Equilibri e Rotazioni. Le giovani ginnaste possono così concentrarsi esclusivamente sul controllo del proprio corpo in queste complicate evoluzioni. (2) permettere alla ginnasta di imparare a concentrarsi sull’aspetto ritmico ed espressivo della musica. Proprio come giovani ballerine, le ginnaste iniziano quindi a controllare il corpo ed imparano a muoverlo in armonia con la musica, sviluppando l’importante dote dell’espressività.
Video: Yana Kudryavtseva a corpo libero nel 2007…aveva 9 anni. Nel 2016 ha vinto l’argento olimpico a Rio.
La fune
La fune, spesso detta dai non addetti al mestiere “corda”, è un attrezzo realizzato con vari materiali e con un nodo alle due estremità, che permette di tenerla in mano e maneggiarla in maniera più semplice. Essendo un attrezzo “molle” la fune è anche un attrezzo piuttosto difficile da maneggiare. Leggero, risponde al minimo movimento o tensione della ginnasta. E’ considerata un attrezzo dinamico, caratterizzato da movimenti quali attraversamenti con salti e saltelli, giri, lanci e riprese, oltre a maneggi più complessi quali oscillazioni, abbandoni, circonduzioni, vele e controvele, spirali.
Video: L’esercizio alla fune dell’ucraina Natalia Godunko agli Europei di Torino 2008, dove alcune “vecchie” dello staff erano tra i volontari e l’hanno potuta ammirare da vicino, mentre la nostra Valentina ha avuto la fortuna di gareggiare in squadra con lei quando partecipava al Campionato di Serie A, e alcune ginnaste del settore agonistico l’hanno conosciuta la scorsa estate partecipando ad uno stage tenuto da Natalia!
Il Cerchio
Realizzato in plastica rigida, con un diametro che varia dagli 80 ai 90 cm, il cerchio è il primo “attrezzo rotondo” che incontriamo. A differenza della fune, difficile perché molle, una della difficoltà del cerchio è la sua capacità di rotolare via. Oltre ai lati negativi dovuti alla sua forma, però, il cerchio è anche un attrezzo estremamente divertente perché permette di “giocarci” in molti modi diversi. Rotola, al suolo e sul corpo, gira attorno a parti del corpo o attorno al proprio asse (il cosidetto “prillo”), rimbalza, si può lanciare e riprendere in tanti modi differenti, e può essere attraversato. Proprio per questa sua versatilità il cerchio si presta a composizioni e scelte musicali spesso molto diverse, dalla musica classica alla dance, e lascia ampio spazio all’interpretazione delle ginnaste.
Video: Il cerchio in due versioni molto diverse…classico, con il lago dei cigni di Youlia Barsoukova (Campionessa Olimpica 2000), e dinamica e disco con Irina Tchachina (bronzo ad Atene 2004).
Youlia:
Irina:
La Palla
La palla è spesso considerato un attrezzo particolarmente affascinante per l’eleganza che caratterizza molti esercizi. Attrezzo rotondo, come il cerchio, anche con essa si corre il rischio di perderla facilmente. La sua dimensione poi (diametro 18-20 cm) permette alle ginnaste di tenerla nel palmo della mano, compiendo numerosi movimenti quali rotolamenti su varie parti del corpo, movimenti ad otto, palleggi con diverse parti del corpo, lanci e riprese. La palla è spesso anche considerata l’attrezzo per eccellenza che enfatizza le doti di flessibilità delle ginnaste, forse perché a volte pare essere proprio un prolungamento del corpo della ginnasta, che vi si avvolge attorno incastrandola dietro la schiena.
Video: La regina della palla in questi ultimi anni è stata proprio Yana Kudryavtseva. Questo il suo esercizio alla palla del 2016, preparato per Rio.
Le Clavette
La particolarità di questo attrezzo è il suo essere doppio. Le clavette hanno una forma simile ad una bottiglia, con un collo molto allungato ed un elemento sferico all’estremità che ne rende possibile la presa ed il maneggio. Essendo un attrezzo duro, oltre che doppio, le clavette vengono spesso introdotte nel lavoro delle ginnaste quando queste divengono un po’ più esperte. Movimenti quali giri, battute ritmiche, mulinelli, movimenti asimmetrici, lancini, lanci e riprese di una o due clavette caratterizzano gli esercizi, spesso piuttosto dinamici e ritmati.
Video: Un’altra delle protagoniste di questo ultimo quadrienno, Ganna Ritzatdinova, alle clavette.
Il Nastro
E’ forse l’attrezzo più conosciuto e spettacolare della ginnastica ritmica. Costituito da un nastro di seta attaccato ad una bacchetta di fibra di vetro, il nastro deve avere una lunghezza di 5 o 6 metri a seconda della categoria (5 m per Allieve e Junior, 6 m per le Senior). La difficoltà del nastro è la necessità di tenerlo in movimento per tutto il tempo, senza mai lasciargli il tempo di toccare terra ed afflosciarsi sul pavimento. Per raggiungere questo obiettivo la ginnasta muove il nastro per tutta la durata della musica, disegnando nell’aria o sul suolo affascinanti “disegni”, quali spirali, serpentine, otto, lanci e riprese, abbandoni, “boomerang” ed attraversamenti di tutto il corpo o di alcune parti.
Video: Ed ecco uno dei più begli esercizi al nastro degli ultimi tempi, dove il nastro “disegna la musica” davvero. Eugenia Kanaeva, campionessa olimpica 2008 e 2012.
La Squadra
Il lavoro di squadra (o di Coppia, previsto dai programmi nazionali) aggiunge una caratteristica particolare al lavoro che si osserva negli esercizi individuali. Il lavoro in collaborazione è la caratteristica fondamentale che rende gli esercizi di squadra unici nel loro genere. 5 ginnaste interagiscono scambiandosi gli attrezzi (uno per ginnasta) con lanci, riprese, rotolamenti, incastri. Il tutto evidenziando una caratteristica di interazione del lavoro tra ginnaste che deve essere costante. Negli ultimi 15 anni circa, il lavoro di squadra di stampo italiano è diventato sempre più riconosciuto ed apprezzato a livello mondiale, proprio grazie agli esercizi della Squadra Nazionale Italiana (ribattezzate “Le Farfalle” dopo l’argento storico ad Atene 2004), che è riuscita a soddisfare in maniera estremamente creativa ed unica questa richiesta di collaborazione costante.
Video doppio attrezzo: Italia a Baku 2005 – il primo oro mondiale, esercizio con cerchi e clavette
Video attrezzo unico: Italia a Londra 2012 – esercizio con 5 palle…ancora oggi studiato ai corsi giudici per far capire COME deve essere una squadra!